La tecar fa parte delle terapie elettromedicali, sfrutta una radiofrequenza a bassa intensità veicolata per mezzo di due elettrodi, uno detto capacitivo, l’altre detto resistivo. Attraverso i due elettrodi i tessuti vengono stimolati a produrre calore direttamente dall’interno, portando alla vasodilatazione e di conseguenza a un maggior affluso di sangue nella zona da trattare. Grazie all’aumento del flusso sanguigno nella zona avremo due effetti fondamentali, l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare e l’eliminazione dei prodotti dell’infiammazione. La maggiore affluenza di sangue produce inoltre un aumento dell’ossigenazione e un aumento di sostanze nutritive, che hanno un ruolo fondamentale nella guarigione del tessuto. Rispetto ad altre tecnologie, la tecarterapia è definita una termoterapia endogena, in quanto non è il macchinario a produrre calore, ma è l’energia trasmessa dalla macchina che stimola i tessuti a produrre loro stessi calore.
La tecarterapia è utile alla diminuizione dell’infiammazione e del dolore in tempi brevi rispetto ad altre terapie e può essere effettuata in contemporanea con la massoterapia e la kinesiterapia.
È INDICATA nei seguenti casi:
- Traumi ossei
- Patologie muscolari (contratture, stiramenti, strappi)
- Traumi contusivi
- Edema
- Coxartrosi e gonartrosi
- Capsulite adesiva e tendinite della spalla
- Blocchi articolari (post frattura, post intervento etc.)
- Dolori cronici
- Tendinite achillea
- Condropatia rotulea
- Epicondilite ed epitrocleite
- Distorsioni
Una seduta di tecarterapia dura in media 30 minuti, non è una terapia invasiva e non produce dolore, anzi risulta piacevole e rilassante in quando avviene produzione di calore. Non è possibile stabilire il numero di sedute che il paziente deve eseguire ma in genere i benefini vengono riscontrati dopo 5-10 sedute.